jueves, 27 de agosto de 2009

Donna Leda

Leda

de Argia Sbolenfi (Olindo Guerrini)


Giove, padre degli Dei,
Vide Leda, e innamorato
Ebbe il gusto depravato
Di volerne gl’imenei:

E l’aggiunse ai suoi trofei
Con l’astuzia e con l’agguato,
Poi che in cigno tramutato
Si calò nel grembo a lei.

Donna Leda gli diè il covo,
Ma con questo bel lavoro
Fu gallata e fece l’ovo.

Già l’effetto è sempre quello
Quando ruzzano fra loro
Una donna ed un uccello.




Andrew Tyzack



Olindo Guerrini (Forlì, 1854-Bolonia, 1916), poeta italiano. Utilizó para firmar sus obras diversos pseudóniomos, entre ellos: Lorenzo Stecchetti, Argia Sbolenfi, Marco Balossardi, Giovanni Dareni, Pulinera, Bepi y Mercutio. Fue director de la Biblioteca Universitaria de Bolonia. Su feroz anticlericalismo y su gusto por los textos acentuadamente eróticos quedaron de manifiesto desde su primera colección (Póstuma, 1877). Obras posteriores le encasillaron como poeta maldito.

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